“Malattie infiammatorie Croniche Intestinali – Malattia Diverticolare”
Sono condizioni croniche che, seppur con un’incidenza non elevata, sono associate ad un pesante impatto a livello personale ed economico per i pazienti e per l’assistenza sanitaria pubblica data l’evoluzione della patologia.
Il convegno si propone di presentare le novità nella gestione e nel trattamento delle malattie infiammatorie
croniche intestinali e della diverticolosi intestinale, illustrando le caratteristiche patogenetiche
e cliniche di queste patologie gastrointestinali che si pongono in diagnosi differenziale tra di esse.
Da diversi studi emerge un aumento dell’incidenza di queste patologie intestinali, come riportato nel Libro Bianco della Gastroenterologia Italiana e nel documento elaborato dal Coordinamento Nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici (CnAMC) – Cittadinanzattiva con il supporto dell'associazione di pazienti AMICI".
Sono spesso malattie difficili da diagnosticare e poi da gestire nel lungo periodo; infatti la diagnosi è spesso ritardata e l’intervallo medio tra l’insorgenza dei sintomi e la diagnosi è di circa 1,5-2 anni.
Diversi studi dimostrano che solo il 30% dei pazienti sono seguiti da uno specialista, mentre il 50% non effettua alcun controllo specialistico. Inoltre le malattie infiammatorie croniche intestinali rappresentano un pesantissimo
impatto per il sistema sanitario, per cui una maggiore attenzione a questo tipo di patologia da parte di tutte le figure professionali coinvolte nella gestione clinica attraverso un’ottimizzazione del coordinamento operativo potrebbe portare ad una riduzione dei costi con un miglioramento dell’outcome complessivo.
In questo senso riteniamo che l’evento formativo potrà consentire agli specialisti ed ai MMG una integrazione per l’approccio diagnostico e la gestione della malattia nel modo più appropriato.
Questo incontro vuole fare il punto sulle MICI e sulla diverticolosi colica, in particolare attraverso esperienze di pratica clinica quotidiana, aprendo una discussione sull’opportunità di dotarsi di un percorso diagnostico-terapeutico assistenziale regionale condiviso fra le diverse
professionalità coinvolte nella gestione di queste patologie, percorso già intrapreso presso altre realtà regionali.