Lo scompenso cardiaco nell'anziano: aspetti nutrizionali per una migliore gestione ambulatoriale
La malnutrizione è una condizione di alterazione funzionale,strutturale e di sviluppo dell’organismo conseguente allo squilibrio tra i fabbisogni, gli introiti e l’utilizzazione dei nutrienti e tale da comportare un eccesso di morbilità e mortalità o un’alterazione della qualità di vita. Si possono identificare una malnutrizione per eccesso (sovranutrizione: obesità) e una malnutrizione per difetto (sottonutrizione). La prevalenza della malnutrizione per difetto è alta anche nei paesi sviluppati ed è legata a fattori per lo più dipendenti da stati patologici. In particolare lo scompenso cardiaco si pone come un modello di gestione della patologia cronica in cui gli aspetti nutrizionali sono assai rilevanti e per contro spesso trascurati dal medico curante. La malnutrizione è una seria complicanza dei pazienti con scompenso cardiaco cronico; la sua prevalenza incrementa con il peggiorare della classe funzionale NYHA [1-2-3-4]. È stato dimostrato che la perdita di peso e l’evoluzione verso la cachessia cardiaca hanno un potere prognostico sfavorevole, peggiorando la prognosi del paziente con scompenso cardiaco di un fattore di 2.6 volte, quando presenti. Vengono pertanto affrontati i temi della gestione del paziente con scompenso cardiaco a domicilio con particolare riferimento alla malnutrizione che spesso si riscontra nel paziente anziano e affetto da tale patologia.