Il pediatra è uno specialista dell’assistenza del bambino e dell’adolescente ma al tempo stesso deve poter affrontare gli aspetti preventivi,diagnostici e terapeutici delle patologie di tutti gli organi e apparati delineandone le competenze proprie e quelle dell’eventuale consulto di secondo livello nei tempi e nei modi opportuni; da qui la definizione del pediatra del vero “medico globale” dell’età dello sviluppo, dovendosi occupare a tutto tondo della sua salute.

Il pediatra è uno specialista dell’assistenza del bambino e dell’adolescente ma al tempo stesso deve poter affrontare gli aspetti preventivi,diagnostici e terapeutici delle patologie di tutti gli organi e apparati delineandone le competenze proprie e quelle dell’eventuale consulto di secondo livello nei tempi e nei modi opportuni; da qui la definizione del pediatra del vero “medico globale” dell’età dello sviluppo, dovendosi occupare a tutto tondo della sua salute.

Il pediatra è uno specialista dell’assistenza del bambino e dell’adolescente ma al tempo stesso deve poter affrontare gli aspetti preventivi,diagnostici e terapeutici delle patologie di tutti gli organi e apparati delineandone le competenze proprie e quelle dell’eventuale consulto di secondo livello nei tempi e nei modi opportuni; da qui la definizione del pediatra del vero “medico globale” dell’età dello sviluppo, dovendosi occupare a tutto tondo della sua salute.

Il pediatra è uno specialista dell’assistenza del bambino e dell’adolescente ma al tempo stesso deve poter affrontare gli aspetti preventivi,diagnostici e terapeutici delle patologie di tutti gli organi e apparati delineandone le competenze proprie e quelle dell’eventuale consulto di secondo livello nei tempi e nei modi opportuni; da qui la definizione del pediatra del vero “medico globale” dell’età dello sviluppo, dovendosi occupare a tutto tondo della sua salute.

Razionale: I complessi processi dell’invecchiamento maschile e le alterazioni endocrine, oltre a coinvolgere l’apparato urogenitale, hanno importanti ricadute cliniche tanto da far ipotizzare una “sindrome metabolica ipoandrogenica”.