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« Mercoledì maggio 28, 2014 »
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Il MMG è il primo riferimento del paziente che manifesta difficoltà respiratorie che possono celare diverse patologie, fra cui l'asma. Allo stesso tempo però è compito dello stesso MMG valutare la possibilità di una nuova diagnosi anche in pazienti "ben conosciuti" ed allo stesso tempo monitorare il controllo della patologia e valutare i motivi degli insuccessi. La collaborazione con lo Specialista delle Malattie Respiratorie deve poter offrire alla medicina territoriale l'opportunità di migliorare la propria efficacia, anche valutando iniziative specifiche per inquadrare al meglio pazienti con patologia ancora non definita al meglio.

La BPCO e l’IPB, con il loro andamento quasi epidemico degli ultimi anni, rappresentano patologie croniche di facile riscontro per il MMG che possono portare a gravi conseguenze nel caso di ritardata diagnosi o scadente management clinico e terapeutico. Rappresentano inoltre un problema molto importante con un grosso impatto socio sanitario in tutti Italia.

E’ quindi necessario che il MMG sia in grado di individuarne e leggerne gli elementi essenziali.

Dati scientifici recenti evidenziano una prevalenza dei LUTS variante dal 9 al 25% della popolazione maschile tra i 40 ed i 79 anni. Di questi, il 50% sono sintomatici; di questa percentuale il 17% è in età lavorativa e riferisce che i sintomi pregiudicano il rendimento sul lavoro e la qualità di vita. Il 16% dei pazienti adulti, inoltre, riferisce di aver presentato episodi di prostatite.

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